Il progetto “Oltre la Pietra” mira a documentare, conservare e valorizzare i principali monumenti della città tramite avanzate tecnologie di scansione laser 3D.
Il patrimonio architettonico e artistico della città di Viterbo è un prezioso tesoro da conservare, comprendere e divulgare. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile approfondire la conoscenza dei monumenti in maniera puntuale e scientificamente corretta. Tramite una campagna di scansione digitale, questo inestimabile patrimonio potrà finalmente essere messo a disposizioni di studiosi, ricercatori, curiosi e turisti. L’azione qui proposta e supportata dal Comune di e la Diocesi di Viterbo, è declinabile in diversi ambiti e costituisce un ottimo biglietto da visita della città anche in vista del prossimo Giubileo del 2025.
L’acquisizione tridimensionale di oggetti o ambienti mediante l’uso di laser scanner consente una poliedricità di applicazioni che spaziano dal campo della documentazione e della tutela alla valorizzazione in chiave turistica e territoriale.
Al contrario di altre metodologie di acquisizione digitale, il laser scanner restituisce immediatamente un contenuto 3D, così da ottimizzare la fase stessa di rilievo, e garantire una maggiore aderenza e completezza dell’operazione: ciò avviene inviando un raggio laser sulla superficie dell’oggetto o dell’ambiente e misurando la distanza tra il raggio e l’oggetto – in base al tempo impiegato dal raggio laser per rimbalzare indietro verso il sensore – con elaborazione in tempo reale di tali dati. Diventa così possibile realizzare una mappa dettagliata delle superfici degli oggetti o degli ambienti in modo rapido e preciso, anche a scala urbana.
VANTAGGI
- Precisione e dettaglio: il laser scanner è in grado di catturare dati con una precisione elevata, consentendo di creare modelli 3D estremamente dettagliati. Questo è particolarmente importante quando si tratta di beni culturali, dove è fondamentale preservare ogni aspetto e dettaglio dell'oggetto o del sito.
- Non invasività: il laser scanner non richiede il contatto fisico con l'oggetto o il sito da scansionare. Questo significa che è possibile catturare dati senza danneggiare o disturbare i beni culturali, il che è di vitale importanza per la loro conservazione.
- Velocità di acquisizione: il processo di scansione laser è molto più veloce rispetto ai metodi tradizionali di documentazione, come la misurazione manuale. Ciò consente di risparmiare tempo e risorse nella documentazione e conservazione dei beni culturali.
- Registrazione accurata di siti archeologici: nei siti archeologici, il laser scanner può catturare con precisione le strutture e le caratteristiche del terreno, consentendo agli archeologi di studiare e documentare le scoperte in modo dettagliato.
- Documentazione per la conservazione: i dati raccolti con il laser scanner possono essere utilizzati per monitorare lo stato di conservazione nel tempo, identificare danni o cambiamenti e pianificare interventi di restauro o conservazione.
- Ricostruzione virtuale: i modelli 3D generati dai dati del laser scanner possono essere utilizzati per creare ricostruzioni virtuali di siti o oggetti culturali. Queste ricostruzioni possono essere utilizzate per scopi educativi, museali o di ricerca. Sono, inoltre, una base imprescindibile per lo sviluppo della gamification (utilizzo di meccanismi tipici del gioco e, in particolare, del videogioco come punti, livelli, premi, beni virtuali, classifiche, per rendere gli utenti o i potenziali clienti partecipi delle attività di un sito e interessarli ai servizi offerti) strumento già adottato da alcuni dei maggiori musei del mondo e che ha restituito risultati entusiasmanti.
- Condivisione e preservazione dei dati: i dati acquisiti con il laser scanner possono essere facilmente archiviati, condivisi e analizzati in modo digitale, garantendo la loro preservazione a lungo termine e facilitando la collaborazione tra esperti di tutto il mondo.
Grazie a tali caratteristiche, una campagna di acquisizione tridimensionale mediante laser scanner può comportare diverse ricadute di valorizzazione, diventando azione prodromica o proattiva di progettazioni di largo spettro, che vanno dalla documentazione digitale, alla fruizione condivisa mediante web, a virtual tour e esplorazioni tridimensionali immersive di contesti non interamente intellegibili o agibili, garantendo una crescita del pubblico e dell'utenza culturale/turistica, nonché un coinvolgimento maggiore della comunità territoriale di riferimento.
EDIFICI SELEZIONATI
Per questa campagna di rilevamento, che sarà coordinata da Archeoares e dal Centro interdipartimentale di ricerca DigiLab di Sapienza Università di Roma, sono stati individuati diversi siti che ricadono nel territorio comunale, comprese le frazioni. Si tratta di alcune tra le più importanti espressioni artistiche e architettoniche cittadine e, inoltre, sono già saldamente inseriti in contesti turistici frequentati e organizzati. Ci preme specificare che una prima campagna di rilevamento, finanziata da Archeoares, è stata già portata a termine con l’acquisizione dei seguenti siti:- Loggia del Palazzo Papale
- Cattedrale di San Lorenzo
- Chiesa di S. Maria Nuova
- Piano nobile del Palazzo dei Priori
- Chiesa di S. Maria della Verità
- Chiesa di S. Francesco alla Rocca
- Basilica di Santa Maria della Quercia
- Chiesa Abbaziale di San Martino al Cimino
Dopo questa prima sperimentazione, tramite un progetto articolato, le scansioni potrebbero riguardare tutto il patrimonio cittadino, compresi i musei, al fine di produrre una documentazione utile alla tutela, alla ricerca e allo sviluppo culturale e turistico di Viterbo.
A partire dal 2024 fino al 2027, l’attività si estenderà all’area del Poggio del Filello, con interventi volti in primis alla valorizzazione del complesso di Federico II e, successivamente, del Monastero di S. Rosa. L’iniziativa prevede un processo articolato in più fasi:
- Fase 1: pianificazione dei siti da scansionare e dei metodi operativi;
- Fase 2: scansione dettagliata attraverso laser scanner 3D;
- Fase 3: elaborazione dei dati acquisiti e creazione di modelli virtuali;
- Fase 4: divulgazione e condivisione dei modelli tramite piattaforme digitali per tour virtuali e materiali didattici;
- Fase 5: utilizzo dei dati dei siti scansionati per monitorare il loro stato di conservazione e per la pianificazione di eventuali interventi di restauro.