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Lo stato di salute del mercato editoriale

L’Editoria tra la carta e il digitale

Che la stampa e l’editoria siano i cardini di una società ben informata, delle libere opinioni e della diffusione della conoscenza, è un dato appurato.

Cosa meno nota è lo “stato di salute” del mercato editoriale italiano.
Esaminando le analisi effettuate dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Associazione italiana editori (AIE), relative al periodo dal 2020 al 2022, è possibile interpretare le tendenze in atto e volgere l’attenzione su cambiamenti significativi.

In linea generale, il mondo dell’editoria ha conosciuto, nel triennio in questione, una diminuzione in termini di calo del fatturato. D’altro canto, nel 2023 il 40% della popolazione italiana ha letto almeno un libro per motivi non scolastici o di lavoro (valore in crescita di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2022). I dati inoltre, variano in base alla collocazione geografica, alle caratteristiche del singolo lettore e ai generi di riferimento. Quanto alla stampa, basta poco per farsi un’idea: si riscontra, nello stesso triennio, una diminuzione del 30% per la diffusione dei periodici mensili, e del 15% per i settimanali.

Genera curiosità l’asimmetria del settore editoriale: si compone infatti, da una minima parte di aziende medio-grandi e da un elevatissimo numero di piccole realtà. Tra il 2021 e il 2022 gli editori attivi sono diminuiti di quasi il 4%, a discapito delle imprese di minori dimensioni.

In che ambito la curva è in crescita?

L’attenzione, in tal senso, non può che riguardare il libro digitale. Nel 2022 il 45% dei libri a stampa era disponibile anche nella versione e-book, con una crescita di quasi tre punti percentuali rispetto all’anno antecedente. Un aumento, nello stesso triennio, per le pubblicazioni esclusivamente in formato e-book (+68% tra il 2019 e il 2022), leggermente in calo nell’ultimo anno.

Siamo alle prese con un argomento certamente sensibile, che si colloca nella più ampia e continua accelerazione informatica e tecnologica che, in maniera totalmente peculiare, sembra correre più veloce del mercato.

Siamo nel pieno di una rivoluzione? Quale sarà il futuro del libro cartaceo?

È necessario, in tal senso, individuare le differenze sostanziali tra le due versioni.

Sfogliare un libro “tradizionale” coinvolge ogni senso, includendo senz’altro il tatto e l’olfatto. Cosa certamente diversa rispetto allo swipe su un e-reader. Il libro cartaceo non può intendersi solo come un insieme di parole, è un’entità vera e propria, con la quale stabilire una relazione intima, tramite un contatto tanto mentale quanto fisico. Nella lettura a scorrimento invece, più rapida, sembra ridursi il tempo della riflessione lenta e concentrata. In sostanza, con l’e-book mutano la velocità e la modalità di lettura.

Tra vantaggi e svantaggi dell’uno o dell’altro, con il digitale è possibile usufruire, senza limiti di tempo né di spazio, di una sorta di “libreria portatile”, ma anche ingrandire o ridurre le dimensioni dei caratteri. Con l’e-book inoltre, le condizioni ambientali (poca o troppa luce) non sono un problema, e i costi sembrano essere nettamente inferiori. Gli e-book, d’altro canto, si inseriscono in un tema tipicamente attuale, che riguarda la vita delle librerie e delle biblioteche. Con i dispositivi digitali poi, la lettura è certamente soggetta alla durata della batteria.

Se la preferenza è un fatto certamente personale, sul futuro della carta non esistono previsioni sicure. Fatto certo che anche l’editoria, come ogni altro ambito, è immersa nell’epoca della simultaneità, dell’innovazione tecnologica e del progresso, e deve farci i conti. Il mondo della cultura insomma, è collocato in un contesto storico peculiare che annulla le distanze spaziali e temporali. Viviamo in un’epoca fatta di rapidità, ma anche di comodità: basta un clic e non c’è nulla che non sia immediatamente disponibile.

Che scelga di adeguarsi all’andamento, o di inserirsi in uno spazio all’insegna della lentezza, rappresentando un baluardo per difendersi dalla fretta, la cultura, in ogni sua sfaccettatura, non può non attrezzarsi al cambiamento, senza mai perdere però, il suo filo rosso, la sua urgenza e il suo valore. Dopotutto, più del mezzo che si scelga di usare, è leggere ciò che conta davvero.

I libri di Edizioni Archeoares

Dal 2010, Edizioni Archeoares unisce tradizione e innovazione, dedicandosi alla saggistica, alle pubblicazioni accademiche e alla promozione del patrimonio artistico con guide turistiche e cataloghi d’arte.

Con un approccio attento e professionale, la casa editrice affronta le sfide di un settore in continua evoluzione, collaborando con istituzioni, enti e associazioni culturali. Ogni pubblicazione è il risultato di un lavoro accurato, realizzato da esperti e professionisti, per offrire al pubblico contenuti di qualità.

I libri di Edizioni Archeoares, disponibili nei principali circuiti librari italiani e online, rappresentano un punto di incontro tra passato e futuro, tra carta e digitale, portando avanti il valore della cultura in ogni sua forma.

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