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Il Giubileo spiegato ai ragazzi

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Manca davvero poco all’inizio del Giubileo 2025 indetto da Papa Francesco. Ma sappiamo realmente in cosa consiste un giubileo e come spiegarlo ai più piccoli?

 

Che cos’è il Giubileo?

Il Giubileo è un evento straordinario che la Chiesa celebra ogni 25 anni. La sua durata è di un anno intero e proprio per questo motivo viene chiamato anno santo, durante il quale i fedeli possono riavvicinarsi a Dio e al suo amore. La parola giubileo deriva dall’ebraico “yobel” che vuol dire “corno di capro”, strumento con il quale gli antichi ebrei davano inizio a una festa per loro molto importante, indicata come anno dell’espiazione o anno giubilare; in questo periodo, che cadeva ogni cinquant’anni, la legge mosaica prescriveva che la terra facesse ritorno al suo unico vero proprietario, ovvero Dio, e che gli schiavi riavessero la libertà. Si trattava dunque di una nuova partenza per tutta la popolazione, un momento di rinnovata giustizia

 

Quando inizia il Giubileo?

La Chiesa cattolica ha cominciato a celebrare il giubileo con papa Bonifacio VIII il 20 febbraio 1300, anno del primo giubileo cristiano della storia. Inizialmente era stato previsto un intervallo di cento anni, che poi fu ridotto a cinquanta, a trentatré (anni della vita di Cristo sulla Terra) e infine a venticinque su decisione di papa Paolo II nel 1470. A differenza del valore politico-sociale ebraico, Bonifacio VIII attribuì al giubileo un significato spirituale: i cristiani che ricevevano la confessione e la comunione e visitavano le tombe dei Santi Pietro e Paolo a Roma ricevevano un perdono generale delle loro colpe, la cosiddetta indulgenza plenaria.


I papi possono indire giubilei straordinari come quello più recente svoltosi nel 2015 e dedicato da papa Francesco al tema della misericordia. Il Giubileo 2025 è invece un giubileo ordinario e comincerà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma per concludersi il 6 gennaio 2026. Il titolo scelto è “Pellegrini di speranza” e invita a mettersi in cammino per un viaggio non solo fisico ma anche interiore per convertirsi e sperimentare la misericordia divina.


Il passaggio attraverso la Porta Santa ha un forte valore simbolico. Indica il superamento di un soglia, di un limite che consente a ogni cristiano di lasciarsi alle spalle il passato per immergersi in un futuro diverso e più vicino a Dio. Non tutti sanno che la più antica porta santa non si trova a Roma, bensì a L’Aquila nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio che fu fondata per volere di papa Celestino V che qui fu incoronato nel 1294. In quello stesso anno, peraltro, lo stesso pontefice istituì la celebre Perdonanza Celestiniana, una sorta di anticipazione dell’attuale giubileo che ancora oggi si tiene annualmente il 28 e il 29 agosto e prevede l’indulgenza plenaria per chiunque si confessi e si comunichi presso la suddetta basilica aquilana.

 

Giubileo, indulgenza plenaria e pellegrinaggio

La pratica del pellegrinaggio, insieme alla professione di fede, alla riconciliazione e alle opere di carità, è uno dei segni fondamentali per ottenere l’indulgenza plenaria che è da intendersi come la liberazione dalla pena temporale, cioè dalle conseguenze terrestri dei peccati commessi; questo significa che senza pentimento e senza confessione i segni del giubileo perdono la loro essenza. Tornando però al mettersi in viaggio come pellegrini di speranza, enormi flussi di persone giungeranno nella città eterna per visitare le basiliche maggiori e attraversare le rispettive porte sante di San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Tuttavia, come affermato dal Santo Padre nella Bolla Spes non confundit con la quale l’imminente giubileo è stato indetto, altri luoghi del mondo e altre Chiese Giubilari potranno accogliere la partecipazione dei fedeli.

 

Il Giubileo a Viterbo

Per molti, desiderosi di allontanarsi dalla confusione della capitale, in occasione del Giubileo del 2025 altre mete del Lazio potranno presentarsi all’orizzonte, dove sarà possibile ritrovare atmosfere ricche di sacralità all’interno di architetture storiche e maestose. È questo il caso della Diocesi di Viterbo che dal 29 dicembre 2024 accoglierà i fedeli presso le tre chiese giubilari: la Cattedrale San Lorenzo, il santuario della Madonna Liberatrice e quello della Madonna della Quercia.
In questo panorama di iniziative e luoghi per vivere il Giubileo anche i più giovani trovano posto. Infatti siamo tutti pellegrini e il messaggio del papa si rivolge anche alle famiglie e ai più piccoli. Nel caso dei ragazzi il pellegrinaggio può diventare un’esperienza di gruppo e di viaggio in territori a loro ancora sconosciuti. Il ruolo degli adulti come mediatori risulta fondamentale per far comprendere al piccolo pellegrino il vero significato del giubileo.

 

Un’esperienza a 360 gradi

Con Archeoares è inoltre possibile far vivere ai ragazzi un giubileo attivo e coinvolgente attraverso visite guidate e laboratori didattici. Scopri l’offerta completa cliccando sul pulsante qui sotto!

Didattiche attive a Viterbo

 

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