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CIVITA DI BAGNOREGIO
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Probabilmente è uno dei borghi più famosi d’Italia e deve questa fama in gran parte alla bellissima veduta d’insieme del borgo arrampicato sulla collina tufacea e della valle dei Calanchi.
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L’area di Civita di Bagnoregio era frequentata già in epoca etrusca e a quei secoli, oltre che al periodo romano, si devono i lavori di contenimento e deviazione delle acque per salvaguardare il colle.
Alla caduta dell’impero, queste opere di manutenzione non trovarono seguito e il colle si espose sempre più ad eventi franosi e crolli.
Il borgo medievale, che deve il nome ad antiche terme presenti vicino la città chiamate “bagni del re” (in latino “balneum regis”), raggiunse un discreto sviluppo tanto da essere elevato a diocesi intorno al 600 d.C.
Nel 774 la donazione di Carlo Magno lo rese parte del Patrimonio di S. Pietro. Nel 1140 si elevò a Comune e conquistò con l’autonomia un periodo di generale prosperità.
In questo periodo nasce il bagnorese più noto: San Bonaventura, generale dell’ordine francescano, cardinale e professore di Teologia all’università di Parigi.
Nei secoli successivi Bagnoregio venne sottoposta prima ad un governo di Cardinali-governatori (tra i quali Regiald Pole) e poi divenne parte della Delegazione Apostolica di Viterbo.
Nel corso dei secoli, intanto, continuavano i problemi di crolli già attestati nel XIV secolo. Parte dei monumenti, delle mura e delle porte della città crollò.
Attualmente la Civita è stata largamente abbandonata in favore di Bagnoregio a cui è collegata mediante un ponte pedonale.
In prossimità di Bagnoregio, oltre al capoluogo Viterbo, ci sono anche altri interessanti borghi che affacciano sul lago come Bolsena, che da il nome al lago, e Montefiascone, noto per il vino est est est.
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